Propaganda in Unione Sovietica

La propaganda in Unione Sovietica faceva largo uso del marxismo-leninismo per promuovere la linea politica del Partito Comunista dell'Unione Sovietica.

Il principale organo di censura sovietico, il Glavlit, veniva impiegato solo per eliminare qualunque materiale stampato indesiderato e anche per "assicurare che l'impronta ideologica fosse inserita in ogni prodotto pubblicato". Durante il regime di Stalin, la deviazione dai dettami della propaganda ufficiale veniva punita con l'esecuzione o l'internamento nei campi di lavoro forzato. Dopo il periodo stalinista, queste misure furono sostituite con la psichiatria punitiva, prigionia, negazione del lavoro e perdita della cittadinanza. "Oggi un uomo parla liberamente solo con sua moglie – di notte, con le coperte sopra la testa", disse una volta in privato lo scrittore Isaak Babel' a un amico fidato.[1]

  1. ^ Robert Conquest, Reflections on a ravaged century, 1st ed, Norton, 2000, pp. 101-111, ISBN 0-393-04818-7.

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